Collana: Memoria
Alla fine di maggio del 1944, il diciassettenne Piero Maieron è catturato dai nazifascisti a Paluzza, un paese della Carnia, e deportato insieme al padre Basilio nel lager di Dachau, con il triangolo rosso dei prigionieri politici e il numero di matricola 69560. È un’esperienza che cambierà per sempre la sua vita e che, grazie all’aiuto dei figli, più di trent’anni dopo raccoglie in un memoriale.
Riemergono così l’orrore della prigionia, le umiliazioni e le privazioni vissute dagli Untermenschen, i «sotto-uomini», in un luogo dove la morte è sempre dietro l’angolo. E il ricordo più doloroso: la perdita del padre, deceduto nel lager dopo essere stato inserito nella lista di inabili al lavoro.
Con la liberazione del campo da parte degli alleati nell’aprile del 1945, “Pino”, dopo un periodo di cure, può finalmente tornare a casa, ma «il ragazzo che era stato portato via non esisteva più». Al suo posto c’è un giovane uomo traumatizzato da un destino che di umano non ha avuto nulla, ostaggio dei sensi di colpa, di quella sindrome del sopravvissuto così comune tra gli ex deportati.
È anche questo capitolo della sua esperienza, la vita dopo il lager, che la nuova edizione del memoriale di Piero Maieron qui proposta intende raccontare, nella speranza che ripercorrere tanto dolore possa servire a scongiurarlo per sempre.
CARTE DI CREDITO
PAYPAL
Possibilità di pagamento in 3 rate senza interessi per ordini superiori a 30 €
BONIFICO BANCARIO