Le nefandezze del regime di Milosevic non possono essere accettate dalle menti libere, perchè la pulizia etnica, i massacri, le deportazioni sono crimini contro l'umanità. Tuttavia non è possibile accettare le giustificazioni dei bombardamenti di gente inerme a pochi mesi dalla carneficina bosniaca e ciò è una riprova dell'agonia della coscienza dell'Occidente, ferita nell'assedio di Sarajevo. I conflitti vanno fermati in tempo con la cultura e il dialogo, con la politica e la diplomazia. Ogni guerra è portatrice di miseria e lutti, di disprezzo e odio, malattie subdole nate dal ceppo dell'intolleranza. É da escludere la giustificazione della cosiddetta "guerra umanitaria": è una tipologia storica conosciuta e una contraddizione in logica. Il dibattito aperto da questo seminario di storia contemporanea propone notizie, non filtrate e poco conosciute, sulla crisi balcanica.
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