E-book  /  Nello specchio dell'Ucraina - EBOOK

Alessandro Maran

Nello specchio dell'Ucraina - EBOOK

Collana: Frecce

Codice ISBN: [[ selectedVariant.code ]]
[[ attr.title ]]: [[ item ]]
[[ selectedVariant.body ]]
€ [[ selectedVariant.price.original_price | floatformatvue ]]
€ [[ selectedVariant.price.price | floatformatvue ]]
Disponibile
Disponibile
Pezzi immediatamente disponibili in magazzino: [[ selectedVariant.stock ]]
Per quantitativi superiori è possibile effettuare un preordine
Disponibile

[[ selectedVariant.shipping_stock_info ]]
Disponibile fino a esaurimento scorte
Pezzi immediatamente disponibili in magazzino: [[ selectedVariant.stock ]]
Disponibile
Prodotto momentaneamente esaurito
Preordinalo ora
Non disponibile

CARTE DI CREDITO



PAYPAL

Possibilità di pagamento in 3 rate senza interessi per ordini superiori a 30 €

BONIFICO BANCARIO

 

Tra i paesi europei, l’Italia è quello che attribuisce più responsabilità all’Ucraina per la guerra e la mancata pace. Ma cos’è che ha trasformato l’Italia in un paese che si beve ogni fandonia del Cremlino? La guerra di Putin all’Ucraina e all’ordine mondiale liberale, la collocazione internazionale dell’Italia, la sua politica estera e gli italiani raccontati a un amico.

Se la propaganda russa è riuscita a far breccia è anche conseguenza del disinteresse per la politica internazionale dei media, della politica e, in genere, dell'opinione pubblica. Non vogliamo la pace, vogliamo essere lasciati in pace. Perché siamo arrivati a considerare la pace, la sicurezza, la democrazia, il benessere come cose naturali, scontate: la conseguenza, ovvia, dell’evoluzione del genere umano. Abbiamo dimenticato quanto sia costata l’affermazione dell’ordine liberale internazionale, i mali che ci ha risparmiato. Quella di Putin non è una guerra (solo) all’Ucraina che vuole diventare una democrazia europea integrata nelle istituzioni occidentali: è una guerra contro l’ordine mondiale creato nel secondo dopoguerra. L’obiettivo di Mosca (e di Pechino) è ridefinire l’equilibrio tra gli attori. Ma gli esseri umani non sono marionette nelle mani dei potenti. E di fronte all’aggressione di Putin, gli ucraini hanno scoperto di essere pronti a combattere per un principio, per l’idea che tocca a loro scegliere il proprio destino. Spetta a noi ora decidere se vogliamo continuare ad aiutarli e, insieme, se vogliamo difendere quel mondo occidentale di cui facciamo parte.

Non perdiamoci di vista

iscriviti alla nostra newsletter

Se sei una libreria e vuoi iscriverti alla newsletter, clicca qui
Se sei un giornalista e vuoi iscriverti alla newsletter, clicca qui

Nuova Dimensione Nuova Dimensione
Nuova Dimensione Nuova Dimensione