Abbiamo chiesto ad Alessandro Zignani, autore del libro Il violinista di Birkenau, di parlarci della genesi del libro e di riflettere con noi sul tema del ricordo.
Volevo indagare su che cosa avvenne in Europa dopo la Shoah. Una rimozione delle colpe collettive, uno sdoganamento salvifico. Il centro della narrazione sta nella figura di Julie, alter-ego femminile di Simon Wiesenthal, il cacciatore di nazisti. Credo sia un capitolo della storia ancora non indagato appieno. La Shoah, credo sia il punto terminale della Storia. Dopo di essa, nulla è più come prima.
La musica è un'arte ambigua. Parla di cose che non si dicono, ma si sentono. Schubert, ne Il re degli elfi, trasfigura la propria esperienza personale di bambino poco amato, e respinto. Mi pareva il simbolo di una tragedia che trascende di molto la storia personale del compositore viennese, padre del Romanticismo. La musica non è fatta di note, ma di idee; dunque, è la chiave più valida per disserrare il mistero del cuore umano.
La domanda è complessa. Nessuno di noi considera quale sarebbe stato, all'alba del nazismo, il proprio comportamento. La rimozione è un processo istintivo, non ci si può fare niente. Il mio romanzo parla proprio di questo, solo che la rimozione, qui, interessa un'intera civiltà, non un singolo individuo. Non si parla di colpe, ma di drammi che oltrepassano la possibilità stessa di venire compresi.
La sensazione che tutto ciò che ho raccontato potrebbe ripetersi mi ha accompagnato lungo l'intera stesura del libro. Ho scelto la musica come reagente chimico alla vicenda perché è un'arte sublime e pulsionale al tempo stesso. La natura umana, se messa alla prova, risponde a leggi scritte nella biologia di ogni individuo. Occorre studiarle, isolarle dal flusso del tempo, se si vuole introdurre l'etica della coscienza laddove l'istinto ha posto il riflesso post-traumatico della ferocia.
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche scoprirono per prime l'esistenza del campo di concentramento di Auschwitz, svelando al mondo l'orrore del genocidio nazista. In Italia e nel mondo questa data è il giorno del ricordo delle vittime della persecuzione ebraica, delle leggi razziali e di tutti coloro che hanno perso la vita per opporsi alla persecuzione. Alcuni consigli di lettura per approfondire e non smettere mai di conoscere.